Musicista russo.
Studiò con M.O. Steinberg e A.K. Glazunov al conservatorio di Pietrogrado
dal 1919 al 1925, anni caratterizzati da grande fervore politico e culturale.
Vicino agli ambienti dell'avanguardia artistica, di cui facevano parte anche S.
Prokofiev e V.V. Majakovskij, esordì come compositore nel 1926, anno in
cui fu eseguita con successo la
Sinfonia n. 1, che lo rivelò a
livello internazionale quale originale assimilatore delle più varie
correnti musicali contemporanee. Del 1930 sono il balletto
L'età
dell'oro e l'opera teatrale
Il naso tratta da Gogol, efficace satira
della burocrazia e del conformismo condotta attraverso un linguaggio musicale
ritmicamente esuberante e dai tratti volutamente caricaturali e grotteschi. Nel
1934 ebbe luogo a Leningrado la prima rappresentazione dell'opera
La lady
Macbeth del distretto di Mzensk, su libretto dello stesso
S., tratto
dal racconto omonimo di N.S. Leskov, dove la tragedia shakesperiana viene
attualizzata e interpretata in chiave di polemica antiborghese. Nonostante il
successo di pubblico, l'opera, accusata di “puro formalismo
piccolo-borghese”, non venne più rappresentata fino al 1963, e solo
dopo che vi furono apportate alcune modifiche e il titolo fu cambiato in
Katerina Izmajlova. Profondamente colpito dalle critiche, dalla
Sinfonia n. 5 in poi
S. si applicò alla ricerca di un
linguaggio musicale più tradizionale, più accessibile alle masse.
Ma
S. non abbandonò mai del tutto la sperimentazione, che è
evidente soprattutto nella sua produzione da camera. Enorme fu il successo della
Sinfonia n. 7, conosciuta come
Sinfonia di Leningrado (1941),
composta durante l'assedio di Leningrado da parte dell'esercito tedesco, con
l'intento di celebrare la vittoria della ragione contro l'orrore della guerra.
Dopo una seconda condanna da parte del Comitato centrale del PCUS (1948), la
produzione di
S. si adeguò all'impianto monumentale del sinfonismo
mahleriano, piegandosi a più espliciti intenti celebrativi, sia pure
sviluppati con stile personale. A questo periodo appartengono le
Sinfonie n.
10 (1953),
n. 11 (1957), celebrazione dell'insurrezione russa del
1905,
n. 12 (1961), in memoria di Lenin, giudicata troppo monumentale
dalla stessa critica sovietica. Tra le sue ultime composizioni si segnalano il
poema per basso, coro e orchestra
L'esecuzione di Stepan Razin (1964), e
il poema sinfonico
Ottobre (1967). La notorietà di
S.
è legata soprattutto alle 15 sinfonie, ma la sua vasta produzione
comprende balletti, concerti, musiche di scena, quartetti, musiche per film
(Pietroburgo 1906 - Mosca 1975).